Jaguar E-TYPE la storia di un auto iconica e senza tempo simbolo di lusso e classe

Jaguar E-TYPE la storia di un auto iconica e senza tempo simbolo di lusso e classe

 

Mandatemene giù un’altra entro domattina alle 10, qui è un pandemonio, tutti la vogliono!”

 

Più o meno, è cominciata così la storia di una delle più iconiche macchine del mondo…

Partiamo dall’inizio però, in questi giorni abbiamo saputo che il salone dell’auto di Ginevra 2020 è stato cancellato, vorrei quindi raccontarvi una storia epica che lo riguarda…

Siamo nel 1961, Jaguar è sull’orlo del fallimento, non c’è margine di errore, perdere non è un’opzione, il felino di Coventry deve tirare fuori gli artigli.

Sir William Lyons, il patron di casa Jaguar, punta tutto sulla e-type, superfluo dire che si tratta di una coupé gran turismo a carrozzeria aerodinamica portante, non vi voglio annoiare con i dati tecnici che sono su tutte le enciclopedie.

Jaguar E-Type

Probabilmente una delle avventure più famose della Jaguar E-type è proprio la prima, un viaggio, lungo una notte, dalla fabbrica di Coventry al famoso salone dell’auto di Ginevra.

Quando la macchina fu presentata, scoppiò un pandemonio, nessuna auto prima di allora era mai stata proposta al pubblico con una forma così moderna, suadente, sexy dirà qualcuno. Enzo Ferrari, il “drake” in persona, quando la vide non poté fare a meno di definirla “l’auto più bella del mondo”. Tutti erano impazziti per “lei” e, logicamente, tutti la volevano provare, Lyons aveva capito che non poteva permettersi che qualcuno non facesse il test drive.

Fu così che, la sera della presentazione, partì la famosa telefonata del “mandatamene un’altra o qui è l’inferno”.

Sembrava una richiesta assurda, impossibile guidare una macchina per 1300km, in meno di una giornata, in meno di una notte… Un’auto degli anni 60 per giunta!

Per darvi un’idea, la maggior parte delle macchine di quel periodo a malapena faceva 120 km/h, andava in ebollizione ad ogni giro di orologio ed erano affidabili come le previsioni del tempo.

Nulla di tutto ciò scoraggiò Norman Dewis, ingegnere e collaudatore Jaguar, dall’armarsi di un sacchetto di mele, di una bottiglia di latte e partire da Coventry alla volta di Ginevra in una nuova fiammante Jaguar E-type, capace di correre oltre i 250km/h, staccare lo 0-100km/h in 7,6 secondi, il tutto facendo girare le teste di ogni fortunato spettatore.

Lasciamo un attimo la corsa contro l’orologio di Norman e concentriamoci un po’ sulla vera protagonista.

La Jagur e-type era la macchina sportiva per eccellenza, tutti ne volevano una, Steve McQueen, Tony Curtis, Brigitte Bardot, il Principe Ranieri di Monaco, Frank Sinatra, solo per citarne alcuni, una vera super car, con un vero super prezzo… o no?

Il vero punto di forza di questa regina del glamour era una cosa ben poco glamour, era economica!

La e-type era una macchina sconvolgente anche nel prezzo, degna rivale delle Ferrari e delle Lamborghini, quando uscì, per mettersela in garage servivano circa 2’000GBP che tradotto in euro del 2020 fa circa 45’000,00 €

Costava cioè, la metà delle altre super sportive del tempo, per capirci una Ferrari GT California dello stesso periodo, era vostra per circa 6’500’000 LIT più o meno 95’000,00€ di oggi.

Gli ingredienti per la ricetta perfetta ci sono tutti: incredibilmente avanzata per il periodo grazie alla sua rivoluzionaria monoscocca portante, super performante grazie al 6 cilindri in linea che pulsa sotto l’iconico cofano, bella come una giornata di sole in primavera e… anche economica!

La storia della jagur E-TYPE come in una trama di un film

Ah già! Abbiamo lasciato il povero Norman a correre per l’Europa, senza autostrade, senza navigatore GPS e con il patema di non arrivare in tempo per risollevare le sorti della Jaguar.

Sir. Dewis perse l’ultima nave per Calais, fu quindi costretto ad allungare la strada per recuperare un traghetto per Ostend, riuscì a prenderlo per il rotto della cuffia, guidò poi per tutta la notte attraverso la Francia e la Svizzera ed arrivò al punto di incontro alle 9:50, ben 10 minuti prima dell’orario stabilito.

Il viaggio, oops scusate, la corsa durò circa 12 ore traghetto compreso, 1300km, velocità media 110 km/h, Jaguar salvata dalla bancarotta ed e-type consegnata alla storia.

Si ma… oggi?

Per fortuna per chi la possiede e purtroppo per chi la vuole possedere, mettersi in garage una e-type del 1961 in buone condizioni, se riuscite a trovare qualcuno che se ne vuole separare, vi costringerà a mettere sul tavolo almeno 100’000,00€ e il prezzo continua a salire.

 


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