BALADIN OPEN GARDEN, I SOGNI, IL FUTURO, LA CRESCITA

BALADIN OPEN GARDEN

L’altra settimana passeggiavo con mia figlia Gaia, stavamo chiacchierando su non so più cosa, quando all’improvviso scatta in avanti dicendo “ha bisogno di aiuto.” Dall’altra parte della strada, a una ragazza poco più grande di lei, avrà avuto 16 o 17 anni – o diversamente era quella l’età che dimostrava – le si era rotto un sacchetto e le cose che conteneva ruzzolavano sul marciapiede tra i piedi dei passanti che distratti, solerti e incuranti procedevano per la loro strada. Mentre cercavo di capire, Gaia stava già dall’altra parte della strada a raccogliere arance, insalata, dentifricio e quant’altro, tra lo stupore della ragazza (che non smetteva di ringraziarla) e anche il mio a dire il vero!.

In realtà io, con la coda dell’occhio, l’avevo vista la scena. Avevo percepito che la ragazza fosse in difficoltà, razionalmente sapevo che avrei dovuto aiutarla, ma resta che non l’ho fatto, non subito almeno. Quando ho realizzato che ero impalata dall’altra parte della strada, ho cercato dei sacchetti e glieli ho portati. Tra i ringraziamenti (con un filino di rabbia nella voce, perchè bellamente evitata da tutti) e la meraviglia di quella ragazza ho visto mia figlia con gli occhi degli altri. La ragazzina che non esce dalla sua camera per aiutarmi ad apparecchiare, la stessa che non ti fa una commissione nemmeno sotto minaccia, quella che rotea gli occhi se le chiedo di rifarsi il letto, non dico sempre eh! era lì per aiutare.  Insomma, proprio quando mi chiedevo (questo per un genitore avviene ogni giorno) se e dove stavo mancando nella sua educazione, lei mi ha sorpresa, incantata, inorgoglita. I miei insegnamenti, i miei esempi, il mio tempo dedicatole, non era smarrito. Lei ha assorbito il meglio di me, forse anche il peggio, ma lì ad aiutare quella ragazzina incredula c’era il meglio di me. Se quella stessa ragazzina, oggi, crede che non tutti i “passanti” della nostra vita siano distratti e indolenti, allora un futuro migliore ce lo possiamo augurare. Questa cosa però mi ha fatto riflette su quanto un nostro piccolo gesto possa influire sul futuro degli altri. Per questo quando ho saputo del progetto di crowdfounding pensato, sognato e messo in atto da Teo Musso – fondatore del marchio Baladin – per la realizzazione di un parco agricolo dove possano convivere uomo e natura, ho deciso di appoggiarlo. Il sostegno, dal mio punto di vista, è una condizione simile alla felicità, all’amore. Il progetto ve lo dettaglio bene e vi indico anche come sostenerlo. Qui voglio chiedervi di riflettere su quanto vi ho appena raccontato, sull’investimento di tempo, speranze e soldi, su qualcuno o qualcosa che non ci frutta, almeno non subito. Il progetto del Baladin Open Garden è come un figlio, quelli che sono gli sforzi messi in atto prima, se ne godranno poi e ne godranno tutti, l’intera società. Perchè se provi a crescere un figlio facendogli capire che con il nulla si ottiene nulla, se gli insegni a guardare oltre, oltre il colore, oltre il credo, oltre il ceto sociale, se gli insegni a tendere una mano, avrai fatto molto di più che crescere un figlio, cosa già difficile così, avrai migliorato il mondo e se tutti ci impegnassimo a farlo? sarebbe un sogno. E di sogno dico (di quelli che si realizzano però) quando parlo di Teo Musso, chiunque partecipi, lo porterà con sé ovunque andrà nel tempo e nello spazio. Quello di Teo è un lascito verde alle future generazioni, se non è un atto d’amore questo…

BALADIN OPEN GARDEN

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Chi è Teo Musso

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Nel 1986 nasce a Piozzo il pub “Le Baladin” voluto da un giovane ed entusiasta appassionato di birra artigianale e musica. Teo Musso inizia così un cammino che lo porterà a creare il primo brewpub d’Italia nel 1996 e a proporre un nuovo modo di interpretare la birra, pensata per esprimere idee, sentimenti e per essere assaporata preferibilmente abbinata al cibo. Il 1996 coinciderà con l’inizio di quella che viene definita la rinascita della birra artigianale in Italia, oggi tema di grande attualità e successo di cui Teo è stato un protagonista e una figura fondamentale in Italia, per la diffusione della cultura di questa eccezionale prodotto della terra, tanto da divenirne un ambasciatore anche all’estero. Un percorso lungo, avventuroso, pioneristico e quasi romantico, caratterizzato da idee visionarie, rivoluzionare e prese di posizioni nette ma proiettate ad una visione ampia, futuristica che tanto hanno contribuito al successo attuale.

cos’è il progetto Baladin Open Garden

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Il birrificio sarà ospitato in una grande area verde che nella prossima primavera sarà inaugurata ufficialmente. Tutto ruoterà attorno alla cascina storica, che ha ospitato addirittura Napoleone. La casina ha incastonata nelle pareti una bottiglia (destino!) e accoglierà tutti. Offrirà luoghi di ristoro, condivisione e chi vorrà, potrà approfondire la storia della preziosa birra artigianale italiana. All’interno del parco si potranno acquistare prodotti a Km zero.

Da dove arriva l’orzo delle birre Baladin e come viene raccolto

Baladin ha consolidato il suo sviluppo agricolo portando la coltivazione dell’orzo da maltare a oltre 400 ettari (tra Piemonte, Basilicata e Marche) e ha ampliato la produzione del luppolo impiantando un ettaro a poche centinaia di metri dal birrificio. L’obiettivo è di divenire autonomi (salvo per quanto riguarda le spezie) entro pochi anni. A dimostrazione dell’impegno di voler contribuire attivamente allo sviluppo della coltivazione del luppolo sul territorio nazionale, Teo ha lavorato alla progettazione e alla realizzazione del prototipo di un macchinario per la raccolta sul campo del luppolo maturo: la Baladin Hop Machine, strumento innovativo che permetterà agli agricoltori di ottimizzare i tempi di raccolta migliorando di conseguenza, la qualità dei fiori raccolti.

come sostenere la nascita del Baladin Open Garden

BALADIN OPEN GARDEN

far nascere una realtà che vanta 73.000 mq di area suddivisi in un birrificio all’avanguardia per la produzione artigianale visibile al pubblico e tantissimo spazio verde per trascorrere giornate all’insegna del relax, in famiglia, tra amici, a degustare prodotti tipici del territorio sorseggiando ottima birra Baladin, è una impresa notevole. Quello di Teo Musso è progetto moderno, attualissimo sostenuto anche dal media partner FUUDLY avvincente piattaforma che vede presenti  numerosi foodlovers, un nuovo social network food experience per gli amanti del buon cibo e dell’alta qualità.QUI.

Questo è in sintesi il progetto che coinvolge tutti attraverso il crowdfunding – termine inglese che significa“colletta” –  tutti possono aderire alla nascita del Baladin Open Garden, lo si può fare attraverso INDIEGOGO clicca QUI dove è possibile partecipare con donazioni di diverso spessore e poi c’è la birra!

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